EP DEMIA è una manifestazione collettiva d’una malattia che rapidamente si diffonde fino a colpire un gran numero di persone in un territorio.
In epoca di pandemia e terrore mediatico, dove le industrie farmaceutiche sono diventate i Marines della sanità e dove ancora meno di ieri conta la vita delle persone, ci siamo ritrovati in un laboratorio sotterraneo disperso tra i monti svizzeri per cercare di trovare un antidoto contro tutte queste idiozie.
Nella creazione ci siamo contaminati a vicenda, mescolando le nostre attitudini creative.
Il risultato è stato EP DEMIA, un nuovo virus che, ci auspichiamo, porterà all’estinzione della mentalità umana legata alle logiche di potere, oppressione,controllo e sfruttamento.
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Onda (Urizi) feat. (B) la Flame & JeffT (Malarnese)
Prod. Onda -
Cillus (Urizi) feat. (B) la Flame (Malarnese)
Prod. Cillus“Back to the primitive”
Primo estratto da EP DEMIAIn quest’era moderna fatta di numeri, dove tutto corre veloce e spietato non ci può essere un futuro senza la consapevolezza del passato.
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Llama White (Urizi) feat. (B) la Flame & JeffT (Malarnese)
Prod. Llama White -
Onda & Llama White (Urizi) feat. (B) la Flame (Malarnese)
Prod. Onda & Llama White -
DoppiaVi (Urizi) feat. JeffT & (B) la Flame (Malarnese)
Prod. DoppiaVi“Fachìro (Fu¢k•HH&rø)”
Secondo estratto da EP DEMIAIn un’epoca di dispotici “eroi” autoproclamatisi paladini di un fantomatico e tanto agognato “ritorno alla normalità”, la figura del fachiro, individuo che si sottopone a vistose esibizioni di autolesionismo o a difficili e prolungate prove di fatica e resistenza, è lo specchio del quotidiano a cui siamo andati incontro.
Nonostante cio’ la rabbia è ancora viva e si manifesta, in cerca di complicità. -
Onda (Urizi) feat. (B) la Flame (Malarnese)
Prod. Onda, con la partecipazione del mistico Loka al didgeridooProvano continuamente a chiedere i nostri spazi e dove non ci sono riusciti ci sono passati sopra con le ruspe…
Hanno cercato di imprigionarci, ma il bisogno di libertà e di aria pulita ci hanno fatto incontrare tra i monti negli oliveti, negli edifici dismessi, simbolo del loro fallimento e nei luoghi più improbabili…
Ovunque siamo e saremo tribù!!!
Balleremo sopra le macerie della vostra civiltà.